Il Cnr ha realizzato un sistema per limitare la germogliazione delle patate e lo sviluppo di glicoalcaloidi, gruppo di composti chimici tra cui la solanina, potenzialmente dannosi per la salute umana, spiega la ricercatrice dell’ISA Stefania Moccia, ospite di Campania Report di ITV
In dettaglio:
Il progetto Actipres (Active preservation of tubers through innovative coating) ha l’obiettivo di limitare la germogliazione delle patate e lo sviluppo di glicoalcaloidi, gruppo di composti chimici tra cui la solanina, potenzialmente dannosi per la salute umana se assunti al di sopra di concentrazioni stabilite. Generalmente le aziende del settore utilizzano inibitori della germogliazione, tra cui il Chlorpropham, ma la Commissione Europea ha revocato le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari riducendone considerevolmente i limiti ammessi. Il progetto Actipres cerca di rispondere a questa problematica proponendo un approccio sostenibile attraverso la preparazione di bio-rivestimenti a base di polimeri naturali additivati con nanoemulsioni di olio essenziale di menta, applicati sotto forma di spray ai tuberi di patate che hanno ridotto la germogliazione fino a 45 giorni preservandone anche il contenuto di polifenoli totali e l’attività antiossidante. La determinazione della solanina, il glicoalcaloide principale e più abbondante utilizzato come marker chimico, ha mostrato concentrazioni molto differenti tra il controllo e i campioni trattati con il coating, che sono rimaste in una soglia di sicurezza rispetto ai limiti individuati dall’Efsa. Aumento della shelf life, sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale e riduzione degli sprechi alimentari sono i concetti su cui si basa il progetto Actipres.
interventi sono al minuto 23 e al minuto 36