Progetto Salve – Salvaguardia della Biodiversità Vegetale della Campania
Enti proponenti:
CRAA – Consorzio per la Ricerca Applicata in Agricoltura
Università Federico II di Napoli
DISSPAPA Dip. Scienze del Suolo, della Pianta, dell’Ambiente e delle Produzioni Animali
ARBOPAVE Dip. arboricoltura, botanica e patologia vegetale
CNR – Consiglio Nazionale Ricerche
IGV – Istituto Genetica Vegetale
ISA – Istituto di Scienze dell’Alimentazione
ISAFOM – Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo
IGB – Istituto Genetica e Biofisica
Istituto tecnico agrario “F. De Sanctis” di Avellino
Istituto tecnico agrario “Giustino Fortunato” di Eboli (SA)
SINTESI DEL PROGETTO
Le produzioni agricole tradizionali campane sono caratterizzate da una ricca diversità genetica. Tali produzioni sono importanti perché rappresentano la tipicità e la ricchezza del comparto agricolo regionale. La loro corretta identificazione e protezione, anche mediante l’ottenimento di marchi di qualità da parte della Unione Europea, costituisce uno strumento importante anche per preservare le economie locali di produzione e trasformazione ed i territori non ancora urbanizzati. Inoltre, la diversità genetica esistente nei materiali adattati alle condizioni pedo-climatiche della nostra regione è una risorsa importante per il miglioramento genetico e l’allargamento del panorama varietale in funzione delle nuove richieste dei consumatori. Diversi fattori hanno contribuito ad una progressiva e continua riduzione delle colture tipiche regionali che attualmente sono a rischio di estinzione. Tra questi la preferenza della grande distribuzione verso prodotti standardizzati, a basso costo, selezionati in base alle esigenze logistiche delle grandi centrali di acquisto (movimentazione e stoccaggio), sempre disponibili e di caratteristiche costanti, ha determinato, negli ultimi decenni, una drastica riduzione del numero di specie e varietà tradizionali coltivate.Purtroppo diverse specie, soprattutto quelle minori, rischiano di scomparire dalla tradizione gastronomica locale, con un conseguente impoverimento della variabilità genetica. La perdita di varietà autoctone caratterizzate da spiccata rusticità, elevato adattamento all’ambiente (tolleranza alle avversità biotiche ed abiotiche) e pertanto coltivabili con un minimo apporto di input chimici ed energetici (coltivazione sostenibile) implica l’impossibilità di un loro utilizzo a scopo alimentare ed ornamentale (in parchi e giardini).Gli obiettivi principali del progetto sono il recupero e la salvaguardia delle risorse genetiche agricole Campane, la definizione di dati passaporto delle singole accessioni, la costituzione di core collection e di mini core collection che favoriscano il mantenimento della massima diversità genetica presente nei materiali in collezione e ne incrementino l’utilizzazione, la creazione di un data base centrale contenente l’inventario delle collezioni prodotte, implementabile e accessibile via web e curato dagli esperti delle specifiche colture.Questi obiettivi saranno perseguiti mediante la raccolta e l’allestimento di campi di conservazione in situ ed ex situ e di banche del germoplasma degli ecotipi erbacei e arborei autoctoni indicati nel bando. Gli ecotipi regionali saranno oggetto di approfondita caratterizzazione genetico-molecolare, fisiologica, biochimica, nutrizionale, morfologica e agronomica. I dati della caratterizzazione confluiranno in schede descrittive, una per ciascuna accessione della costituenda banca di germoplasma, e saranno utilizzati per la identificazione di un numero di genotipi rappresentativi della massima diversità disponibile (core collection), di genotipi con caratteri utili per i piani di miglioramento genetico e di genotipi interessanti per la utilizzazione diretta.Si porranno le basi per la costituzione di una rete regionale di conservazione, messa in sicurezza delle risorse genetiche agricole regionali e scambio di informazioni tra i soggetti competenti in materia.Parallelamente al programma di salvaguardia sarà realizzato un piano di azioni di accompagnamento che si occuperà di percorsi educativi e formativi sul tema della biodiversità. Ilpiano si propone di promuovere la conoscenza, la pubblicizzazione e la diffusione in coltura di ecotipi delle colture erbacee e frutticole e dei vitigni autoctoni di cui al bando, di divulgare l’importanza della conservazione della biodiversità genetica, di fornire informazioni tecniche aglioperatori del settore per una corretta coltivazione e di promuovere la formazione di figure professionali competenti per la raccolta, catalogazione, conservazione e gestione di risorse genetiche di specie erbacee e arboree.
Bando di attuazione della misura 214 – azione f2
“Allevamento di specie vegetali autoctone in via di estinzione”
Programma di Sviluppo Rurale 2009-2013
PER INFORMAZIONI: mena@isa.cnr.it (Dr.ssa Filomena Nazzaro)