La dott.ssa Stefania Moccia vince il premio Innovation Village

La dott.ssa Stefania Moccia Ricercatrice presso il nostro istituto vince il premio Innovation Village.

Il Progetto “Sviluppo di biocoating attivi per la conservazione di tuberi di patata” riguarda l’applicazione di un procedimento attualmente sotto iter brevettuale, per lo sviluppo di sistemi a base di biopolimeri biodegradabili (biocoating) in grado di aumentare la shelf life di prodotti alimentari, quali frutta fresca o secca, verdure e ortaggi in genere, al fine di garantirne le qualità fisiche, organolettiche e nutrizionali per lunghi periodi di tempo.

In particolare la presente proposta si focalizza sulla preparazione di bio coating a base di polisaccaridi additivati con diverse percentuali di nanoparticelle di olio essenziale di menta e la successiva applicazione su tuberi di patate per limitare la germogliazione e per il controllo dello sviluppo di alcaloidi. Infatti le patate tendenti al verde e con i germogli contengono glico-alcaloidi in particolare solanina, una sostanza che non è cancerogena ma piuttosto tossica per l’organismo che può provocare, se ingerita in grandi quantità, vomito, diarrea e accelerazione del battito cardiaco.

Per meglio valutare se ci siano rischi concreti per chi consuma abitualmente i tuberi di patate, la Commissione Europea ha dato mandato all’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) nel luglio del 2020, di vagliare gli studi disponibili e di raccogliere nuovi dati sui glicoalcaloidi e i suoi agliconi nelle varietà di patate nel mercato, comprese le nuove varianti, e negli alimenti per lattanti, e di definire così le dosi che potessero servire come riferimento In seguito a tale incarico l’EFSA ha prodotto uno studio, tramite il gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (CONTAM), ove ha valutato i rischi per la salute umana e animale connessi alla presenza di glicoalcaloidi negli alimenti e nei mangimi, in particolare derivati dalle patate e dai prodotti che ne contengono derivati.

Gli esperti dell’EFSA hanno ravvisato un potenziale problema di salute a carico dei grandi consumatori del tubero, questo vale per le popolazioni in cui l’utilizzo di questa verdura è molto diffuso ed in particolare per i neonati ed i bambini, dove l’avvelenamento da glicoalcaloidi può causare sintomi gastrointestinali acuti come nausea, vomito e diarrea. In conseguenza di ciò, recentemente, precisamente il 02/08/22, una nota emessa dal Ministero della Salute (prot. 0033589) inviata alle Regioni e Province Autonome, informa riguardo l’emanazione della Raccomandazione UE 2022/561 della Commissione del 6 aprile 2022 relativa al monitoraggio della presenza di glicoalcaloidi nelle patate e nei prodotti originati dalle patate.

Dalla problematica descritta è scaturita l’applicazione di bio coating naturali descritti nel brevetto sottoposto a valutazione, ai tuberi di patate, terza coltura più diffusa al mondo. Tra i biopolimeri sono stati utilizzati polisaccaridi naturali quali alginati, agar, amidi modificati, derivati della cellulosa e derivati della chitina, da soli o in miscela tra loro a cui sono state aggiunte concentrazioni variabili nanoparticelle di olio essenziale di menta quale composti attivi, idonei a limitare la germogliazione e lo sviluppo di glico alcaloidi durante la conservazione delle patate.

La sperimentazione ha previsto formulazione dei coating attivi contenenti tra lo 0,25 e il 10% di nanoemulsioni a base di menta, applicati sulle superfici delle patate mediante procedure spray.

Perdita di peso, attività antiossidante, polifenoli totali, determinazione del contenuto di alcaloidi e valutazione visiva fino a 45 giorni hanno confermano che il rivestimento in particolare con percentuali di olio essenziale di menta tra 5 e il 10% impedisce la germogliazione e lo sviluppo degli alcaloidi, preserva il peso e le attività antiossidanti, mostrando valori simili a quelli riscontrati nel prodotto iniziale. Le analisi chimiche e biochimiche su campioni trattati con diversi rivestimenti sono state eseguite fino a 45 giorni, confrontando i campioni trattati con campioni controllo.

Fonte: https://innovationvillage.it/progetti/sviluppo-di-biocoating-attivi-per-la-conservazione-di-tuberi-di-patata/