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Obesità e sovrappeso: per contrastare il fenomeno servono cibo sano, attività fisica e dormire bene

written by Fabio Di Nunno 16 febbraio 2017 – Pubblicato su http://altrimondinews.it/

Obesità e sovrappeso sono fenomeni che interessano sempre più la nostra società e, in particolare, i bambini. Il progetto I.Family, finanziato dall’Unione Europea, ha studiato cause e fattori del problema

Uno studio condotto nell’Unione Europea (UE), con il progetto di ricerca internazionale I.Family, ha illustrato cause e fattori del problema dell’obesità e del sovrappeso in Europa e delineato possibili azioni per contrastare il fenomeno. Il progetto è stato sviluppato in otto comunità: Strovolos (Cipro), Gent (Belgio), Tallin (Estonia), Brema (Germania), Pécs (Ungheria), Avellino (Italia), Saragozza (Spagna) e Goteborg (Svezia). Il progetto, attraverso il contributo di esperti di vari discipline, ha esaminato aspetti quali: l’epidemiologia, i comportamenti alimentari, i fattori biologici e neuro-comporamentali, il metabolismo, i fattori genetici, l’attività fisica e l’ambiente urbano, la famiglia, la qualità e la quantità del sonno, gli amici, l’uso e l’impatto dei media, gli aspetti politici ed economici dei sistemi alimentari. Al progetto, che fa seguito al precedente IDEFICS, hanno partecipato oltre 16.000 bambini europei che sono stati monitorati per diversi anni.

Secondo i dati raccolti, circa il 40 % dei bambini tra i 2 ed i 10 anni nell’Europa meridionale sono in sovrappeso o obesi, contro il 10 %  dei bambini dell’Europa del nord. Inoltre, si è riscontrato che le ragazze sono a maggiore rischio di obesità o sovrappeso rispetto ai ragazzi e che anche i bambini facenti parte di nuclei familiari svantaggiati (livello sociale basso o origine immigrata) soffrono di maggiori problemi di sovrappeso o obesità rispetto agli altri. Del resto, le abitudini alimentari sbagliate sono maggiormente diffuse nelle famiglie povere o con un basso livello di educazione.

L’attività fisica riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo dei bambini e, secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), questi dovrebbero fare almeno 60 minuti di attività fisica al giorno. Invece, solamente un terzo dei bambini rientrerebbe in questi parametri, con bassissimi livelli in paesi come l’Italia (meno del 5%) o Cipro (2%) e performance migliori in paesi come il Belgio (34%). D’altronde, solo spazi pubblici all’aperto e buone connessioni per raggiungerli facilitano la pratica dell’attività fisica. Inoltre, i risultati dello studio suggeriscono che c’è un legame anche tra il dormire poco e l’essere in sovrappeso, soprattutto per gli studenti della scuola primaria.

Altro fattore che compromette la salute dei nostri bambini è l’elevata esposizione ai media. Infatti, oltre che avere uno stile di vita troppo sedentario davanti alla TV od al computer, i bambini sarebbero anche maggiormente esposti alle pubblicità che spingono al consumo di bevande e cibi ricchi di zuccheri o grassi. Addirittura, guardare la TV a tavola, permettere ai bambini di avere il televisore nella propria camera o guardare la TV per più di un’ora al giorno sono associati al fatto di essere obesi o in sovrappeso.

Non bisogna trascurare l’influenza della famiglia e degli amici sui fenomeni di obesità e sovrappeso. I membri di una stessa famiglia hanno molte similitudini nel proprio peso e nella composizione del proprio corpo, così come sui fattori di rischio di malattie e sulle abitudini alimentari, mentre le madri tendono ad avere maggiori similitudini con i figli rispetto al padre. Inoltre, la stessa percezione del peso dei bambini è influenzata dalla situazione degli altri bambini che si frequentano. Infine, è provato che i bambini tendono a mangiare più cibo spazzatura se lo fanno i loro amici e compagni mentre, al contrario, fanno più attività fisica se la fanno anche i compagni.

Alfonso Siani, dirigente di ricerca presso l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del CNR di Avellino, partner del progetto I.Family, ha affermato che lo studio condotto nella provincia di Avellino (ed in particolare nei comuni di Avellino, Atripalda, Mercogliano, Monteforte Irpino, Volturara Irpina, Forino e Pratola Serra) ha visto la partecipazione di oltre 2000 bambini, nel corso degli anni divenuti poi adolescenti, di scuole elementari e medie, «con un buon coinvolgimento delle famiglie e delle strutture scolastiche». Le attività del progetto non si sono fermate solo allo studio ma, come nel caso di Forino, «il Comune ha inteso promuovere la salute dei cittadini attraverso la definizione di un percorso della salute, un percorso che si snoda tra sentieri e strade di campagna, con opportuna segnaletica ed indicazioni sulle calorie consumate, così da offrire consapevolezza sullo svolgimento dell’attività fisica». Purtroppo, però, «se nel mondo scientifico e medico c’è ormai piena consapevolezza della questione dell’obesità, questo non è vero per le famiglie, dove il problema è sottovalutato, così come tra le istituzioni, che fanno poco e male. In particolare, queste dovrebbero impegnarsi a promuovere stili di vita più sani ma anche migliorare e realizzare nuovi spazi di aggregazione all’aperto o favorire la mobilità alternativa all’auto, realizzando per esempio delle piste ciclabili diffuse sul territorio».

Fonte: http://altrimondinews.it/2017/02/16/obesita-sovrappeso/