Istituto di Scienze dell'Alimentazione


I PRODOTTI CASEARI

DEL MEZZOGIORNO

 

Pecorino Irpino


Caratteristiche Salienti


Formaggio prodotto stagionalmente a livello locale da latte di pecora allevata prevalentemente al pascolo. E' ottenuto dalla coagulazione prevalentemente presamica di latte crudo, intero a parziale acidita' di fermentazione , non addizionato di innesto; addizionato di caglio liquido di agnello. Formaggio a pasta cruda lavorato manualmente, sottoposto a stufatura naturale, pressato manualmente e salato a secco: a maturazione media (3-6 mesi) di tipo proteolico-lipolitica. E' un prodotto a pasta dura, lievemente occhiata, di colore giallo paglierino. Ha una crosta rugosa, dura, di colore giallo. Si presenta di forma cilindrica, diametro 19-24 cm, altezza 10-12 cm, peso 1,5-2 Kg. E' un formaggio a prevalente sapore piccante utilizzato soprattutto come prodotto da tavola o da grattugia

Note: le indicazioni merceologiche e tecnologiche riportate mediano i rilevamenti condotti su 5 aziende produttrici.

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Prodotto
Conservabilita'
Materia Prima
Tecnologia di Trasformazione
Parametri Analitici della Materia Prima
Parametri Analitici del Prodotto
Caratteristiche Peculiari del Prodotto
Legislazione
Strutture e Finanziamenti per la valorizzazione del prodotto
Note Particolari
Aspetti Economici
Analisi Chimiche

 

 

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PRODOTTO

Denominazione: Pecorino Irpino

Ingredienti: Latte di pecora, caglio, sale.

Peso Netto: 1,5-2 Kg.

Area di Produzione: Avellino

 

 

CONSERVABILITA'

Temperatura di conservazione: temperatura ambiente.

Tempo di conservazione: inferiore a 24 mesi.

Note: il periodo di conservazione e' variabile in funzione della qualita' del latte lavorato (frequenti i casi di gonfiore precoce) e della tecnica di lavorazione e di stagionatura utilizzate. In condizioni ottimali, questa varieta' di formaggio Pecorino puo' conservarsi anche alcuni anni. Tuttavia, col tempo, la superficie esterna assume colore scuro, la pasta indurisce sino ad essere adottata solo da grattugia ed il sapore diventa eccessivamente piccante.

 

 

MATERIA PRIMA

Latte di pecora di due munte.

 

 

TECNOLOGIA DI TRASFORMAZIONE

Mungitura: e' manuale, due volte al giorno preceduta da una pulizia non sempre accurata delle mammelle con acqua tiepida.

Conservazione del latte alla stalla: il latte e' conservato in contenitori di plastica di circa 15 l. Non esistono sistemi di refrigerazione ed il latte della sera permane alla stalla in un luogo fresco tutta la notte. Quello del mattino, appena munto, e' unito alla munta serale e trasferito al caseificio generalmente a carattere artigianale.

Trasporto del latte: avviene con automezzi di piccole dimensioni non refrigerati.

Stoccaggio e conservazione della materia prima: il latte e' lavorato appena giunto in caseificio.

Trattamento della materia prima: prima della lavorazione il latte e' filtrato su teli o setacci a trama fitta.

Trasformazione: non viene impegnato sieroinnesto. Il caglio utilizzato e' prodotto in loco da abomasi di agnello mondati del grasso, essiccati all'aperto e triturati: 15-20 grammi di pellette cosi' ottenute sono poste a macerare per 24-36 ore, in circa 1,5 l di acqua salata con 3-4% di sale da cucina. La macerazione e' seguita da filtrazione su pezzuole di tela.

Lavorazione in caldaia: il latte trasferito in caldaie di rame da 25-50 l, viene riscaldato a fuoco diretto a 42°C nel periodo invernale e a circa 38°C in quello estivo (temperatura valutata empiricamente dal casaro). Vengono addizionati 20 ml di caglio per quintale di latte che provocano la coagulazione in 15-35 minuti. Dopo 5-10 minuti di rassodamento, il coagulo e' rotto manualmente con spino di metallo o di legno prima in modo piuttosto grossolano e poi fino a dimensioni di pisello. Prima di procedere all'estrazione, la cagliata e' lasciata sedimentare per 5 minuti. Il tempo totale di lavorazione in caldaia e' di 45-60 minuti.

Trattamento della cagliata estratta: la cagliata, estratta manualmente con l'ausilio di un mestolo forato, e' posta in canestri di vimini o in fiscelle di plastica (diametro 20-25 cm, altezza 10-12 cm ) e sottoposta a pressatura manuale. Il formaggio in fascera viene sistemato su un tavolo inclinato di legno, all' interno dello stesso locale di trasformazione, compresso manualmente e rivoltato dapprima ogni 5 minuti e poi ogni 2-3 ore. Segue la stufatura delle forme che ha la durata di 1 giorno in estate e di circa 2 giorni in inverno.

Salatura: viene effettuata a secco cospargendo la superficie delle forme con quantita' variabili di sale. L'operazione di salatura e' riprtuta una volta al giorno per una settimana. Durante questa fase la superficie del Pecorino e' raschiata per eliminare le muffe che vi si sviluppano. Ultima la salatura le forme sono ulteriormente raschiata in superficie e trasferite nei locali di stagionatura.

Stagionatura: e' realizzata in locali freschi, poco illuminati, in genere esposti a nord, su appositi scaffali o piu' spesso su semplici tavole di legno dove le forme vengono frequentemente ripulite. La stagionatura ha durata di 3-6 mesi e nel primo mese il Pecorino e' lasciato nei canestri e periodicamente rivoltato.

 

 

PARAMETRI ANALITICI DELLA MATERIA PRIMA

Nessun parametro analitico viene determinato sulla materia prima.

 

 

PARAMETRI ANALITICI DEL PRODOTTO

Nessun parametro analitico viene determinato sul prodotto finito.

 

 

CARATTERISTICHE PECULIARI DEL PRODOTTO

Il Pecorino irpino ha forma cilindrica (diametro 19-24 cm, altezza 10-12 cm) con le tipiche impronte lasciate dai canestri. Presenta una crosta spessa di colore giallo. La pasta e' compatta, leggermente occhiuta e di colore giallo paglierino; si accentuano tali caratteristiche con il procedere della conservazione. Il sapore e' gradevolmente piccante ed intenso.

 

 

LEGISLAZIONE

La produzione, il confezionamento e la commercializzazione di questo formaggio sono regolamentati dalle disposizioni legislative generali emendate in sede nazionale.

 

 

STRUTTURE E FINANZIAMENTI PER LA VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO

Non esiste alcuna struttura per la valorizzazione del prodotto.

 

 

NOTE PARTICOLARI

Per la produzione del Pecorino irpino viene impiegato latte proveniente da allevamenti di pecore appartenenti alla razza Bagnolese localizzati prevalentemente nei comuni di Bagnoli Irpino, Montella, Chiusano S. Domenico e Volturara Irpina.

 

 

 

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