Istituto di Scienze dell'Alimentazione


I PRODOTTI CASEARI

DEL MEZZOGIORNO

 

Mozzarella di bufala e vacca


Caratteristiche Salienti


Formaggio prodotto stagionalmente a livello locale da latte di bufala e vacca allevate al pascolo e a stabulazione fissa. E' ottenuto dalla coagulazione acido-presamica di latte crudo, intero ad acidita' naturale, addizionato di sieroinnesto naturale o selezionato;addizionato di caglio liquido di vitello. Formaggio a pasta semicotta e filata lavorato semi-meccanicamente o manualmente, non sottoposto a stufatura e salato per immersione in salamoia; a maturazione rapidissima ( < 1gg) di tipo lattica. E' un prodotto a pasta elastica, sfogliabile di colore giallo paglierino. Si presenta di forma sferoidale, diametro 6-10 cm, peso 60-250 g. E' un formaggio a prevalente sapore acidulo e dolce utilizzato soprattutto come prodotto da tavola.

Note: le indicazioni merceologiche e tecnologiche riportate mediano i rilevamenti condotti su 20 aziende produttrici.

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Prodotto
Conservabilita'
Materia Prima
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Parametri Analitici del Prodotto
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Legislazione
Strutture e Finanziamenti per la valorizzazione del prodotto
Note Particolari
Aspetti Economici
Analisi Chimiche

 

 

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PRODOTTO

Denominazione: Mozzarella di bufala e vacca.

Ingredienti: latte di bufala, latte di vacca, caglio, sale

Peso Netto: 60-250 g.

Area di Produzione: Caserta, Napoli, Salerno

 

 

CONSERVABILITA'

Temperatura di conservazione: inferiore a 15° C.

Tempo di conservazione: inferiore ad 1 settimana.

Note: trascorso il periodo ottimale di conservazione (3-4 giorni), si osserva una diminuzione della consistenza con sfaldamento superficiale e perdita di lucentezza. Si accentua il colore giallo paglierino e diminuisce la sapidita' del prodotto. A causa della minore consistenza si ha una deformazione della caratteristica forma con leggero appiattimento.

 

 

 

MATERIA PRIMA

Latte di bufala (20-60%) di una munta e di vacca di due munte.

 

 

 

 

 

TECNOLOGIA DI TRASFORMAZIONE

Mungitura: E' prevalentemente meccanica ed avviene una volta al giorno per le bufale e due per le vacche previa pulizia delle mammelle con acqua tiepida. Solo in poche aziende di piccole dimensioni la mungitura e' effettuata manualmente senza pulizia delle mammelle. In quest'ultimo caso il latte alla stalla e' filtrato con colini d'acciaio o con teli a trama fitta.

Conservazione del latte alla stalla: il latte e' conservato in bidoni da circa 60 l di materiale diverso (alluminio, plastica). La conservazione dei due tipi di latte avviene separatamente. Gli allevamenti di medie dimensioni sono forniti alla stalla di refrigeratori a 4°C.

Trasporto del latte: il trasporto avviene negli stessi bidoni di raccolta ad opera dello stesso allevatore. Per partite di latte piu' importanti la raccolta e' realizzata con serbatoi coibentati. All'arrivo in caseificio viene determinata l'acidita' di titolazione dei due latti (7-8° SH/100 ml), poi miscelati in rapporti variabili da produttore a produttore;subito dopo si ha la lavorazione.

Trasformazione: e' utilizzato sieroinnesto con acidita' di 40-50° SH/100 ml ottenuto lasciando acidificare spontaneamente a temperatura ambiente il siero della lavorazione del giorno precedente, oppure sono impiegate colture selezionate di fermenti lattici (Streptococchi termofili).E' utilizzato caglio liquido di vitello con titolo 1:13000 circa.

Lavorazione in caldaia: il latte e' trasferito in caldaie di acciaio inossidabile o in polivalenti da 6-10 q ed addizionato di sieroinnesto in proporzione variabile dall' 1 al 4% fino ad acidita' di 10 -11°SH/100 ml. Il latte e' riscaldato a 35-38°C per immissione diretta o indiretta di vapore. Dopo qualche minuto si aggiunge caglio in quantita' di 12-15 ml per quintale in modo da ottenere la coagulazione in 20-30 minuti. Con latte ad alta acidita' e' ridotta la temperatura di coagulazione (coagulazione a freddo), aumentata la quantita' di caglio, evitato o ridotto il sieroinesto. Il tempo di rassodamento varia da 45 a 60 minuti. La rottura del coagulo e' manuale per mezzo di spino o di lira o meccanica nel caso di polivalenti. La rottura e' spinta fino ad ottenere grumi di 3-6 cm. Dopo 5-10 minuti di sosta si procede ad allontanare il 60% circa il siero. La massa e' portata a 45°C aggiungendo una quota di siero riscaldato a circa 65°C. La maturazione della cagliata decorre sotto siero da questo momento e per tempi variabili da 2 a 3 ore. Il tempo totale di lavorazione in caldaia e' di 3,5-4,5 ore, incluso il tempo di maturazione.

Trattamento della cagliata estratta: mediante prove e' valutato il momento piu' adatto per dare inizio all'operazione di filatura. La pasta viene quindi scaricata dalla caldaia su tavoli spersoi inclinati sui quali e' tagliata a grandi fette con coltello e quindi in sottili listarelle per mezzo di tritacagliata.

Filatura: e' realizzata manualmente in recipienti di legno oppure meccanicamente con filatrici continue in acqua a 70 -80°C. Nella filatura manuale la pasta e' sollevata e tirata ripetutamente aiutandosi con una ciotola ed un bastone fino a quando non si ottiene un impasto filante, omogeneo e lucido. A filatura ultimata si passa alla formatura che avviene con formatrice a rulli o manualmente per le grosse pezzature. Sul mercato regionale prevalgono le forme ottenute con lavorazione manuale tradizionale. Successivamente le forme sono rassodate in acqua a 10-15°C per 10-15 minuti.

Salatura: e' condotta per immersione in salamoia alla concentrazione media del 10% ed a 18-20°C in inverno o 1213°C in estate. Il tempo di permanenza varia in funzione della pezzatura del prodotto da 1 a 3 ore.

Confezionamento: le Mozzarelle sono successivamente trasferite nel liquido di governo costituito da salamoia diluita 1:10 con acqua. Presso alcuni produttori il liquido di governo e' addizionato di acido lattico e/o acido citrico. Le Mozzarelle destinate al mercato locale vengono poste in commercio senza incarto, mentre quelle destinate ad altri mercati sono confezionate con modalita' diverse da azienda ad azienda.

 

 

PARAMETRI ANALITICI DELLA MATERIA PRIMA

Due volte al mese e senza alcun preavviso, sono effettuati sul latte alla stalla, ricerche complete sulle caratteristiche chimico - fisico del latte: punto crioscopico, densita', grasso, proteine, presenza di latte bovino nel caso del latte di bufala, ricerca di inibenti e carica batterica totale. Le analisi avvengono presso laboratori esterni.

 

 

PARAMETRI ANALITICI DEL PRODOTTO

Sul prodotto finito vengono effettuati, da parte di laboratori esterni, controlli saltuari del contenuto di grasso sul secco e la ricerca di eventuali germi patogeni (Brucella).

 

 

CARATTERISTICHE PECULIARI DEL PRODOTTO

La Mozzarella di bufala e vacca ha forma sferoidale (diametro 6-10 cm) di colore giallo paglierino piu' o meno intenso in relazione alla percentuale di latte bovino, alla stagione e alla zona di produzione del latte. La consistenza della pasta e' elastica con struttura compatta e poco spugnosa. Al palato presenta caratteristiche di gommosita' che si attenuano durante la conservazione. Al taglio si separa siero biancastro in quantita' decrescente con il progredire della conservazione. Il sapore e' acidulo e leggermente dolce, l'odore selvatico piu' o meno accentuato in relazione alla quantita' di latte bufalino presente.

 

 

LEGISLAZIONE

La commercializzazione di questo formaggio con la denominazione " Mozzarella di bufala e vacca " e' illegale in base al D.P.R. 13 aprile 1987 (Appendice C). Questo formaggio deve essere denominato con il termine di "Mozzarella" riportando la presenza di latte di bufala solo fra gli ingredienti. In quest'ultimo caso la produzione, il confezionamento e la commercializzazione di questo formaggio sono regolamentati dalle disposizioni legislative generali emanate in sede nazionale.

 

 

 

STRUTTURE E FINANZIAMENTI PER LA VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO

Non esiste alcuna struttura per la valorizzazione del prodotto.

 

 

NOTE PARTICOLARI

Generalmente la Mozzarella di bufala e vacca viene messa in commercio solo in alcuni periodi dell'anno e soprattutto durante l'estate quando la richiesta di Mozzarella di bufala e' maggiore e la disponibilita' del relativo latte, a causa della stagionalita' dei parti, e' minore. Per distinguere la Mozzarella di bufala e vacca dalla Mozzarella di bufala, alcuni usano denominare quest'ultima "integrale": anche tale denominazione non risponde a quanto riportato dal citato D.P.R. del 28 settembre 1979.

 

 

 

 

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