Il Progetto IMMIDIET

 
UN MODELLO INNOVATIVO DI STUDIO DELLE INTERAZIONI GENE/AMBIENTE NELLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Finanziamento Fifth Framework Programme della CE (Dietary Habit Profile in European Communities with Different Risk of Myocardial Infarction: the Impact of Migration as a Model of Gene/Environment Interaction; grant QLK1-CT -2000-00100 -Key Action 1).






Il ruolo dellíalimentazione nella patogenesi delle malattie cardiovascolari è stato uno degli argomenti più studiati dallíepidemiologia nutrizionale negli ultimi 50 anni. In particolare, è noto che le popolazioni dellíEuropa Meridionale hanno un rischio di infarto miocardico inferiore a quelle del Centro-Nord Europa ed è stato ipotizzato che la dieta Mediterranea svolga un ruolo protettivo sulla cardiopatia coronarica. Díaltra parte, la recente mappatura del genoma umano e la scoperta di polimorfismi genetici associati a vari fattori di rischio cardiovascolare hanno aperto nuovi orizzonti di ricerca, suggerendo  la possibilità di una interazione gene-ambiente  (in particolare nutrizione) nella patogenesi delle malattie cronico-degenerative come líarteriosclerosi. Negli ultimi anni ha quindi preso corpo un nuovo filone di ricerca definito ìNutrigenomicaî, che si propone di mettere in rapporto, su ampi campioni di popolazione, gli effetti di determinati alimenti sulla salute dellíuomo sulla base del background genetico. In questa tematica è inserita la linea di ricerca del gruppo di ìEpidemiologia e Genetica delle Popolazioniî dellíIstituto di Scienze dellíAlimentazione di Avellino che ha ottenuto recentemente risultati di rilievo con líidentificazione  di polimorfismi genetici ìdi rischioî per alterazioni metaboliche come líobesità e la ìsodio-sensibilitàî della pressione arteriosa. In una popolazione di 1000 adulti italiani partecipanti allíOlivetti Heart Study ñcoordinato dal Prof. Strazzullo dellíUniversità di Napoli  ìFederico IIî- , i portatori della variante polimorfica Gly40Ser del gene del recettore del glucagone hanno presentato un aumento del rischio di obesità centrale (1) e di ipertensione arteriosa e anomalie del trasporto renale del sodio (2). Nella stessa popolazione abbiamo inoltre evidenziato che il rischio di obesità è maggiore nei portatori della variante Trp64Arg del gene del recettore adrenergico beta3 (3). Nel nostro laboratorio sono attualmente oggetto di studio i polimorfismi del sistema renina-angiotensina (ACE, angiotensinogeno, recettore AT1 dellíangiotensina e aldosterone sintasi) sia sulla popolazione dellíOlivetti Heart Study (4) sia su una popolazione multietnica, in collaborazione con il St. Georgeís Hospital di Londra (Wandsworth Heart Stroke Study).
La necessità di identificare nuovi modelli di studio delle interazioni tra abitudini alimentari e rischio cardiovascolare, che tengano conto del profilo genetico di rischio, ha condotto alla progettazione dello studio collaborativo  IMMIDIET, finanziato poi dalla Comunità Europea nellíambito del V Programma Quadro (Dietary Habits Profile in European Communities with Different Risk of Myocardial Infarction: the Impact of Migration as a Model of Gene/Environment Interaction. CE: QLK1-2000-00100, Fifth Framework Programme, Quality of Life and Management of Living Resources-Key Action 1-Food, Nutrition and Health) la cui descrizione dettagliata è stata recentemente pubblicata (5). Il Progetto IMMIDIET ha lo scopo di studiare le interazioni tra fattori nutrizionali e background genetico nella determinazione del profilo di rischio cardiovascolare, valutando al tempo stesso le profonde  modificazioni delle abitudini alimentari a cui stiamo assistendo negli ultimi anni anche nei paesi dellíEuropa Meridionale, in cui la tradizionale Dieta Mediterranea subisce sempre di più líinfluenza  di modelli alimentari ìoccidentaliî. Tali modifiche delle abitudini alimentari comportano la necessità di aggiornare, attraverso líuso di modelli scientifici affidabili e innovativi, la stima dellíimpatto della dieta sul profilo di rischio per le malattie cardiache, - infarto del miocardio in particolare-  nelle diverse popolazioni europee.
 Il disegno del Progetto IMMIDIET permetterà di valutare:
1. le attuali abitudini alimentari e il profilo di rischio cardiovascolare in campioni di popolazione selezionate  in tre nazioni europee a differente incidenza di infarto del miocardio;
2. gli effetti dellíinterazione tra fattori genetici e nutrizionali  sui fattori di rischio per líinfarto del miocardio attraverso líuso di un modello epidemiologico innovativo: lo studio della migrazione italiana in Belgio.

Più di 1000 famiglie europee ñin Italia, Belgio e Inghilterra - sono coinvolte in questo progetto, in cui saranno valutati in dettaglio le relazioni tra il profilo genetico di rischio cardiovascolare e i modelli alimentari: in altre parole, si tratterà  di determinare se i  polimorfismi genetici predisponenti alle malattie cardiovascolari modulino il rischio legato ai fattori alimentari.
Le storiche migrazioni italiane verso il Belgio e le integrazioni degli emigranti con la popolazione locale attraverso matrimoni misti offrono líopportunità di studiare le interazioni gene/ambiente attraverso un modello di studio al tempo stesso semplice e affascinante.  Sarà possibile comprendere i processi di modifica del  rischio cardiovascolare, ad esempio ciò che può accadere ad  un  italiano (con il suo peculiare corredo genetico) ìtrapiantatoî in un Paese diverso come il Belgio,  in cui è costretto a modificare le proprie abitudini alimentari passando da un modello alimentare ìmediterraneoî a uno tipico del Centro-Nord Europa. Il disegno innovativo del Progetto IMMIDIET ha ricevuto un giudizio estremamente positivo dai revisori scientifici della Commissione Europea ed è stato quindi finanziato nellíambito del Quinto Programma Quadro. La ricerca vede protagonista un ampio consorzio di prestigiosi centri di ricerca  europei (vedi elenco alla fine). Il CNR partecipa allo studio attraverso líIstituto di Scienze dellíAlimentazione di Avellino (ISA), a cui è affidata una complessa serie di analisi dei predittori delle malattie metaboliche e cardiovascolari. In particolare, il laboratorio di Epidemiologia Genetica dellíISA si occupa della valutazione di specifici predittori genetici di rischio cardiovascolare su questi campioni di popolazioni europee.  LíISA inoltre coordina lo sviluppo di un nuovo questionario informatizzato per il rilevamento delle abitudini alimentari, da utilizzare nellíambito di studi internazionali.
I dati ottenuti consentiranno di arrivare a una nuova mappatura delle abitudini alimentari e dei fattori di rischio cardiovascolari in Europa, gettando nuova luce sul problema complesso e ancora non risolto delle interazioni tra Alimentazione e Salute.
 


 
 

Bibliografia

1. A. Siani, R. Iacone, O. Russo, G. Barba, P. Russo, F. P. Cappuccio, F. Galletti and P. Strazzullo. Gly40Ser Polymorphism of the Glucagon Receptor Gene Is Associated with Central Adiposity in Men. Obesity Research 2001;  9:722-726

2. P. Strazzullo, R. Iacone, A. Siani , G. Barba, O. Russo, P. Russo,  L. DíElia, E. Farinaro, F. P. Cappuccio. Altered renal sodium handling and hypertension in men carrying theglucagon receptor gene (Gly40Ser) variant. J Mol Med 2001;79 (10): 574-580

3. P. Strazzullo, R. Iacone, A. Siani, F.P. Cappuccio, O. Russo,  G. Barba, A.   Barbato, L. DíElia, M. Trevisan, E. Farinaro. Relationship of the Trp64Arg  polymorphism of the beta3-adrenoceptor  gene to central adiposity and high blood pressure: interaction with age. Cross-sectional and longitudinal findings of the Olivetti Prospective Heart Study. J Hypertension, 2001; 9 (3): 399-406

4. P. Russo, A. Siani, A. Venezia, R. Iacone, O. Russo, G. Barba, F. P. Cappuccio & P. Strazzullo. Interaction between the C(-344)T Polymorphism of CYP11B2 and  Age in the Regulation of Blood Pressure and Plasma Aldosterone Levels Cross-sectional and longitudinal findings of the Olivetti Prospective Heart Study. J Hypertension 2002, in press

5. Iacoviello L, Arnout J, Buntinx F, Cappuccio FP, Dagnelie PC, de Lorgeril M, Dirckx C, Donati MB, Krogh V, Siani A. Dietary habit profile in European communities with different risk of myocardial infarction: the impact of migration as a model of gene- environment interaction. The IMMIDIET Study. Nutrition Metabolism & Cardiovascular Disease, 2001;11 (Suppl 4):122-6.
 
 



 

Centri Partecipanti al Progetto IMMIDIET

Coordinatore del Progetto
Licia Iacoviello 1

Scientific Committee
Jef Arnout 2
Frank Buntinx 3
Franco Cappuccio 4
Pieter Dagnelie 5
Michel de Lorgeril 6
Maria Benedetta Donati 1
Vittorio Krogh 7
Alfonso Siani 8

Segreteria di coordinamento
Rosanna D'Amario 1
Carla Dirckx 3

Gestione database:
Augusto Di Castelnuovo 1

Valutazione nutrizionale:
Martien van Dongen 5

Ufficio stampa:
Anna Anconitano 1
Alexandra Cianci 1

Arruolamento:
Carla Dirckx 3
Pit Rink 4
Michela Vischetti 1

External advisory committee:
Giovanni de Gaetano, Campobasso, Italy; Mario Mancini, Napoli, Italy; Marc Verstraete, Leuven, Belgium

IMMIDIET: centri partecipanti e ricercatori

1. Department of Vascular Medicine and Pharmacology, Consorzio Mario Negri Sud, Santa Maria Imbaro, Italy (Maria Benedetta Donati, Licia Iacoviello, Anna Anconitano, Alexandra Cianci, Rosanna D'Amario, Augusto Di Castelnuovo, Andria D'Orazio, Michela Vischetti, Franco Zito)
2. Centre for Molecular and Vascular Biology, Katholieke Universiteit Leuven, Leuven, Belgium (Jef Arnout)
3. Department of General Practice, Katholieke Universiteit Leuven, Leuven, Belgium (Frank Buntinx, Carla Dirckx, Jan Heyrman)
4. Department of General Practice & Primary Care, St George's Hospital Medical School, London, United Kingdom (Franco Cappuccio, Pit Rink)
5. Department of Epidemiology, NUTRIM Subdivision of Nutritional Epidemiology, Maastricht University, Maastricht, The Netherlands (Peter Dagnelie, Martien van Dongen, Dirk Lemaître)
6. Laboratoire du Stress Cardiovasculaire et Pathologies Associées, UFR de Médecine et Pharmacie, La Tronche, France
7. Unit of Epidemiology, National Cancer Institute. Milan, Italy (Vittorio Krogh, Sabrina Sieri, Manuela Belligotti, Daniela Del Sette Cerulli)
8. Epidemiology & Population Genetics, Institute of Food Science & Technology, National Research Council, Avellino, Italy (Alfonso Siani, Gianvincenzo Barba, Paola Russo, Claudia Grimaldi, Antonella Venezia)