Istituto di Scienze dell'Alimentazione


I PRODOTTI CASEARI

DEL MEZZOGIORNO

 

Provolone Sorrentino


Caratteristiche Salienti

Formaggio tipico prodotto tutto l'anno a livello locale da latte di vacca allevata prevalentemente al pascolo o a stabulazione fissa. E' ottenuto dalla coagulazione prevalentemente al pascolo o a stabulazione fissa. E' ottenuto dalla coagulazione prevalentemente presamica di latte crudo, intero ad acidita' di fermentazione, non addizionato di innesto; addizionato di caglio in pasta di vitello. Formaggio a pasta cotta e filata lavorato meccanicamente o manualmente, non sottoposto a stufatura , saldato in salamoia e talvolta affumicato; a maturazione media (3 mesi) di tipo lattico-proteolitica. E' un prodotto a pasta elastica, uniforme di colore bianco. ha una crosta sottile, liscia di colore giallo paglierino o bruno (affumicato). Si presenta di forma a pera senza testina, diametro massimo 10-15 cm, altezza 20-25 cm, peso 2-3 Kg. E' un formaggio a prevalente sapore dolce o aromatico (affumicato) utilizzato soprattutto come prodotto da tavola.

Note: le indicazioni merceologiche e tecnologiche riportate mediano i rilevamenti condotti su 4 aziende produttrici.

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Prodotto
Conservabilita'
Materia Prima
Tecnologia di Trasformazione
Parametri Analitici della Materia Prima
Parametri Analitici del Prodotto
Caratteristiche Peculiari del Prodotto
Legislazione
Strutture e Finanziamenti per la valorizzazione del prodotto
Note Particolari
Aspetti Economici
Analisi Chimiche

 

 

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PRODOTTO

Denominazione: Provolone Sorrentino

Ingredienti: latte di vacca, caglio, sale

Peso Netto: 2-3 Kg.

Area di Produzione: Napoli, Salerno

 

 

CONSERVABILITA'

Temperatura di conservazione: temperatura ambiente

Tempo di conservazione: inferiore a 18 mesi.

Note: i periodo ottimale di conservazione e' di 7-8 mesi, poi il formaggio tende ad ingiallire e ad assumere un sapore lievemente piccante. La pasta, sebbene diventi piu' consistente, rimane morbida e burrosa anche dopo un anno di conservazione e non va incontro a sfaldature.

 

 

MATERIA PRIMA

 Latte di vacca di due munte.

 

 

 

TECNOLOGIA DI TRASFORMAZIONE

Mungitura: il latte viene munto due volte al giorno con mungitrice meccanica o a mano previa pulizia delle mammelle con acqua tiepida.

Conservazione del latte alla stalla: il latte della sera e' trasferito dai secchi di mungitura in bidoni di acciaio inossidabile della capienza di 50l e conservato in locali freschi. Presso gli allevatori non esistono sistemi di refrigerazione della capienza di 50 l e conservato in locali freschi. Presso gli allevatori non esistono sistemi di refrigerazione della materia prima. Il tempo che intercorre tra la mungitura del mattino e raccolta e' di circa 1-2 ore.

Trasporto del latte: e' effettuato negli stessi bidoni di conservazione, con mezzi di trasporto non dotati di sistemi di refrigerazione.

Trattamento della materia prima: il latte appena giunto in caseificio, e' sottoposto a trattamento di pulizia mediante filtrazione con setacci metallici oppure con teli ed immediatamente lavorato.

Trasformazione: non e' utilizzato sieroinnesto. Il caglio di capretto o agnello usato in passato e' oggi sostituito da caglio in pasta di vitello di tipo industriale con titolo 1:8000 circa.

Lavorazione in caldaia: il latte e' lavorato in polivalenti o tini di acciaio inossidabile della capienza di 6-10 q. Alla massa, portata a 38-40° C per immissione diretta o indiretta di vapore, sono addizionati circa 15 g di caglio per quintale di latte. Il tempo di coagulazione e di rassodamento del coagulo e' globalmente di circa 45 minuti. La rottura della cagliata e' eseguita meccanicamente o manualmente con due spini metallici ("ruote" o "coltelli") dapprima grossolanamente e, dopo una sosta di circa 10 minuti, fino alle dimensioni di pisello. Durante l' estate, quando il latte di partenza ha piu' elevata acidita', la rottura e' spinta alle dimensioni di chicco di riso. Dopo 10-15 minuti di sosta, durante la quale la cagliata si deposita sul fondo della caldaia, si procede alla cottura della massa per qualche minuto a 60° C circa per immissione diretta o indiretta di vapore. Successivamente la pasta viene nuovamente frantumata al fine di favorire la contrazione della cagliata. il tempo globale di lavorazione en caldaia e' di 90-100 minuti.

Trattamento della cagliata estratta: la cagliata, estratta manualmente con l' ausilio di teli, e' posta su tavoli di acciaio inossidabile a piano inclinato per favorire un rapido spurgo. Sempre per favorire la sineresi, la pasta e' tagliata in rossi pezzi, rigirata piu' volte e quindi lasciata maturare per circa 18 ore a 18-20° C, avvolta nei teli.

Filatura: trascorso il periodo di maturazione, la pasta, frantumata con tritacagliata, e' filata a mano con l' ausilio di bastoni o meccanicamente (filatrice a bracci tuffanti ) in acqua a 80-82° C. Verso la fine della filatura si provvede ad allontanare l' acqua in eccesso allo scopo di realizzare una "asciugatura" della pasta. La formatura e' manuale e realizzata prelevando porzioni di pasta, formandole a mo' di pera senza testina ed immergendole in acqua bollente (90-95°C) per 1-3 minuti allo scopo di formare una sottile crosta. Le forme sono poi rassodate in acqua a 10-15° C per circa 30 minuti.

Salatura: avviene in salamoia al 18-20% per alcune ore a 10-20° C.

Confezionamento: i Provoloni sono legati manualmente con legacci di rafia disposti a croce al fine di poterli appendere durante la stagionatura.

Stagionatura: e' realizzata in appositi locali a circa 16° C ed U.R. del 50%, ed ha una durata di circa 3 mesi.

Note: il provolone sorrentino puo' essere sottoposto ad affumicatura in grossi affumicatoi dove il fumo viene generato dalla combustione di paglia e di trucioli di legno ("pampuglia"). La durata e' di circa 15 minuti a circa 40-50°C.

 

 

PARAMETRI ANALITICI DELLA MATERIA PRIMA

L' unico parametro analitico che viene rilevato sulla materia prima e' l'acidita' di titolazione che e' mediamente pari a 8°SH/100 ml.

 

 

PARAMETRI ANALITICI DEL PRODOTTO

Sul prodotto finito viene rilavato saltuariamente il contenuto di grasso sul secco.

 

 

CARATTERISTICHE PECULIARI DEL PRODOTTO

Il Provolone sorrentino ha forma piriforme senza testina (diametro massimo 10-15 cm, altezza 20-25 cm). La superfice e' liscia ed uniforme, di colore giallo paglierino o ocra scuro nel prodotto affumicato, con striature piu' chiare in prossimita' delle legature. La pasta e' compatta, morbida e senza occhiature e di colore bianco niveo. Il sapore e' dolce e delicato o lievemente aromatico nel formaggio affumicato.

 

 

LEGISLAZIONE

Questo formaggio, rientrando nella categoria generale del "Provolone" e rispettando quanto previsto dal D.P.R. del 30 ottobre 1955, n. 1269, e' un formaggio a denominazione tipica.

 

 

 

STRUTTURE E FINANZIAMENTI PER LA VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO

Non esiste alcuna struttura per la valorizzazione del prodotto.

 

 

NOTE PARTICOLARI

Il Provolone sorrentino viene anche denominato "Provolone del monaco" ("Pruvulone d'u monaco","Pruvulone d'u monaciello") probabilmente a causa della sua particolare forma oppure per il fatto che in origine veniva prodotto nella penisola sorrentina presso un monastero di monaci -casari. Secondo altre fonti, l' origine di tale nome e' da correlare al soprannome della famiglia di casari considerati, da circa un secolo, i migliori produttori della zona (Vico Equense, localita' Arola). Ancora oggi nella penisola sorrentina i provoloni prodotti con la tecnologia tradizionale sono identificati con tale nome, distinguendoli da quelli prodotti con tecnologie moderne. Sembra che la peculiarita' di questo prodotto risieda nella pasta particolarmente bianca.

 

 

 

 

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